Firmare un assegno bancario.

Assegno circolare per asta giudiziaria: perché va depositato

Partecipare a un’asta giudiziaria richiede una serie di adempimenti. Tra i requisiti fondamentali per chi intende partecipare a un’asta giudiziaria c’è il deposito di una cauzione tramite assegno circolare. Questo metodo di pagamento offre massima sicurezza, poiché è garantito direttamente dalla banca.

Le istruzioni su come compilarlo correttamente, determinare l’importo esatto e indicare l’intestatario sono riportate nell‘avviso di vendita. Scopri tutti i dettagli in questa guida.

Cos’è l’assegno circolare?

L’assegno circolare è un titolo di credito emesso da una banca, che garantisce al beneficiario il pagamento della somma indicata, poiché la banca stessa ne è garante

A differenza di un assegno bancario, questo è già coperto dalla banca, eliminando così il rischio di insolvenza.

Perché serve depositarlo per le aste giudiziarie?

Nelle aste giudiziarie, è richiesto principalmente per il versamento della cauzione, ovvero la garanzia che il partecipante fornisce per dimostrare la propria serietà e interesse nell’acquisto dell’immobile. Questa somma, solitamente pari al 10% del prezzo base d’asta, viene restituita in caso di mancata aggiudicazione.

Il pagamento con assegno circolare è preferito perché assicura l’immediata disponibilità della somma, eliminando rischi legati a controlli bancari o a ritardi di accredito.

Come si richiede?

Richiedere un assegno circolare è semplice: basta recarsi presso la propria banca e versare l’importo desiderato. La banca emetterà quindi l’assegno circolare intestato all’autorità giudiziaria competente o al soggetto indicato nell’avviso d’asta.

Per ottenere un assegno circolare per un’asta giudiziaria, è necessario assicurarsi che includa le seguenti informazioni, altrimenti si rischia l’esclusione:

  • L’indicazione esplicita di assegno circolare.
  • La dichiarazione di impegno a pagare la somma specificata.
  • Il nome e cognome o la ragione sociale del destinatario.
  • L’importo sia in cifre numeriche che scritto in lettere.
  • La data e il luogo in cui è stato emesso.
  • La firma dell’istituto bancario emittente.
  • La dicitura “non trasferibile” per somme pari o superiori a 1.000 euro.

Fai attenzione: in assenza di uno o più di questi requisiti, l’assegno circolare non sarà considerato valido e non potrai partecipare all’asta giudiziaria immobiliare!

A chi va intestato?

Come abbiamo anticipato, il beneficiario dell’assegno circolare è specificato nell’avviso di vendita e solitamente deve essere intestato al professionista delegato, con l’indicazione del numero di procedura esecutiva tra parentesi, oppure a Poste Italiane S.p.A. (Patrimonio BancoPosta) o al tribunale esecutivo.

Inoltre, per partecipare all’asta, il versamento dell’assegno circolare non trasferibile è obbligatorio e deve essere effettuato con adeguato anticipo, in modo da allegarlo all’offerta d’acquisto rispettando le tempistiche stabilite dal tribunale. L’importo dell’assegno, indicato nell’avviso di vendita, corrisponde generalmente al 10% del prezzo proposto nell’offerta o del prezzo base, nel caso di vendita con incanto.

Che differenza c’è tra un assegno normale e un assegno circolare?

La principale differenza tra un assegno normale e quello circolare risiede nella garanzia di pagamento.

Un assegno normale è emesso da una persona o un’azienda e deve essere coperto da fondi sufficienti sul conto corrente del traente. In caso contrario, l’assegno potrebbe essere rifiutato per mancanza di fondi. Al contrario, un assegno circolare è emesso direttamente dalla banca, che preleva l’importo dal conto del richiedente al momento della sua emissione. Questo tipo di assegno offre maggiore sicurezza al beneficiario, poiché il pagamento è garantito dalla banca, rendendolo particolarmente utile in transazioni ad alto valore, come appunto durante aste giudiziarie e nell’acquisto di beni immobili.

Aggiudicazione o meno: cosa succede dopo l’asta?

Se si vince l’asta, l’assegno servirà per completare il pagamento entro i termini stabiliti dall’avviso d’asta. In caso contrario, l’assegno circolare non incassato viene restituito al partecipante.

In caso di aggiudicazione, l’assegno viene depositato su un libretto intestato alla procedura esecutiva e l’importo è dedotto dal totale che l’aggiudicatario dovrà pagare entro 120 giorni.

Se l’aggiudicatario non versa la differenza tra il prezzo d’acquisto e la cauzione, l’aggiudicazione sarà annullata e la cauzione sarà persa.

È bene sapere che l’unica somma che non è possibile recuperare sono i 16 euro della marca da bollo, che deve essere allegata all’offerta di acquisto.

In conclusione

Si tratta di uno strumento indispensabile per partecipare a un’asta giudiziaria, garantendo una transazione sicura e senza brutte sorprese.

Se stai pensando di partecipare a un’asta giudiziaria, assicurati di preparare tutto per tempo per evitare spiacevoli imprevisti e avere quindi maggiori probabilità di successo.

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