Uomo che tiene una carta di credito e utilizza un laptop in ufficio per effettuare un bonifico.

Cos’è il bonifico parlante e perché è importante per i bonus edilizi?

Il bonifico parlante è un metodo di pagamento essenziale per ottenere le detrazioni fiscali previste dai bonus edilizi, come il Bonus Ristrutturazione, l’Ecobonus, il Sismabonus e il Bonus Facciate.

Questo particolare tipo di bonifico serve a tracciare in modo dettagliato il pagamento, permettendo all’Agenzia delle Entrate di verificare la correttezza della transazione e l’effettivo diritto alle agevolazioni fiscali.

Come si effettua il bonifico parlante?

Per effettuare correttamente un bonifico parlante, è necessario inserire alcuni dati obbligatori nel campo della causale del pagamento. Gli elementi fondamentali da riportare sono:

  • Codice fiscale del beneficiario della detrazione, ovvero chi usufruisce del bonus edilizio.
  • Partita IVA o codice fiscale del fornitore che esegue i lavori o fornisce i materiali.
  • Riferimento normativo del bonus edilizio utilizzato (ad esempio, “Pagamento ai sensi dell’art. 16-bis del DPR 917/1986” per il Bonus Ristrutturazione).

Il bonifico deve essere effettuato tramite una banca o un istituto di pagamento convenzionato con l’Agenzia delle Entrate. Alcune banche offrono moduli precompilati per facilitare l’inserimento corretto delle informazioni.

Che differenza c’è tra un bonifico normale e un bonifico parlante?

La principale differenza tra un bonifico normale e un bonifico parlante riguarda il livello di dettaglio delle informazioni inserite nella causale.

  • Il bonifico normale è un’operazione standard in cui il mittente e il destinatario del pagamento non devono fornire informazioni specifiche sul motivo della transazione.
  • Il bonifico parlante, invece, deve contenere tutti i dati richiesti per permettere la tracciabilità e la verifica da parte dell’Agenzia delle Entrate. Senza questi dettagli, il pagamento potrebbe non essere considerato valido per ottenere la detrazione fiscale.

Per evitare errori e perdere l’agevolazione fiscale, è fondamentale compilare correttamente il bonifico parlante e conservarne copia insieme alle fatture e agli altri documenti relativi ai lavori effettuati.

I costi dell’operazione

L’operazione di bonifico parlante può comportare costi aggiuntivi rispetto a un bonifico ordinario, a seconda della banca o dell’istituto di pagamento utilizzato. Le commissioni variano generalmente tra 1 e 3 euro, ma possono essere superiori a seconda delle condizioni contrattuali applicate dall’istituto bancario.

A partire dal 1° marzo 2024, è stata introdotta una ritenuta dell’11% su ogni bonifico effettuato per usufruire delle detrazioni fiscali legate ai bonus edilizi. Questa ritenuta viene applicata automaticamente dalla banca o dalla posta al momento del pagamento e versata al Fisco, come stabilito dall’art. 25 del D.L. 78/2010

Per quanto riguarda le detrazioni fiscali, la Legge di Bilancio 2025 ha introdotto alcune modifiche:

  • Prima casa: le detrazioni rimangono al 50% per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2025, con un tetto massimo di 96.000 euro. 
  • Seconde case e immobili non residenziali: l’aliquota di detrazione scenderà al 36% nel 2025 e al 30% nel biennio successivo. 

È importante notare che, nonostante queste variazioni nelle aliquote di detrazione, l’utilizzo del bonifico parlante rimane obbligatorio per accedere alle agevolazioni fiscali.

Assicurarsi di compilare correttamente il bonifico parlante e di essere a conoscenza delle aliquote di detrazione applicabili al proprio caso è fondamentale per beneficiare delle agevolazioni previste.

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