L’acquisto di una casa all’asta occupata dall’esecutato richiede prudenza. Sebbene offra prezzi convenienti, potrebbero esserci problemi con la liberazione dell’immobile. In questo articolo affrontiamo le azioni da fare in caso di occupazione da parte dell’esecutato e come gestire questa particolare asta.
Come sapere se una casa è occupata?
Facciamo prima un passo indietro. Come faccio a sapere se una casa è occupata? Per avere questa informazione, puoi consultare l’avviso di vendita, dove potrai trovare questa informazione fornita dal custode giudiziario incaricato dal Tribunale. Prima di partecipare all’asta, chiedi al custode se l’immobile è occupato e le tempistiche previste per uno sfratto, se necessario. Puoi anche richiedere una visita alla casa, in modo da poter valutare l’immobile e ottenere informazioni sulle persone che lo abitano. Questo primo contatto può rivelarsi cruciale in vista di possibili negoziati futuri.
Cosa succede se la casa all’asta è occupata?
Se una casa all’asta è occupata, la situazione può complicarsi. L’acquirente potrebbe dover affrontare sfide legate alla liberazione dell’immobile. Se il debitore o la sua famiglia occupano la casa, il processo di sfratto potrebbe richiedere tempo e procedimenti legali. Tuttavia, l’emissione del Decreto di Trasferimento durante l’asta funge da precetto per lo sfratto. Le tempistiche possono variare, ma è fondamentale comprendere le sfide e le opzioni legali prima di procedere con l’acquisto, per garantire una gestione consapevole della situazione.
Il Decreto di Trasferimento
Se l’immobile acquistato all’asta è occupato, è fondamentale seguire le procedure stabilite dalla Legge. Il Decreto di Trasferimento e l‘ingiunzione di liberazione dell’immobile vengono emessi solo su ordine del Giudice. È importante notare che, secondo la legge n. 8 del 28 febbraio 2020, il Decreto del Giudice include l’ordine di liberare l’immobile solo se l’aggiudicatario ne fa richiesta tramite un’apposita istanza. Pertanto, affinché l’ordine di liberazione sia incluso nel Decreto di Trasferimento, è necessario presentare l’istanza contemporaneamente al saldo del prezzo o entro trenta giorni dal versamento. Questo processo garantisce una corretta esecuzione delle procedure legali in merito alla liberazione dell’immobile occupato.
Quanto tempo ci vuole per liberare una casa all’asta?
Il tempo necessario per liberare una casa all’asta occupata dipende da vari fattori, inclusi i procedimenti legali e le circostanze specifiche del caso. L‘emissione di un Decreto di Trasferimento, come abbiamo detto, durante l’asta funge da precetto per lo sfratto. Questo non esclude però tempistiche piuttosto lunghe. In alcuni casi, il processo può essere relativamente rapido, mentre in altri potrebbe richiedere mesi o più. È consigliabile consultare un professionista legale specializzato in diritto immobiliare per ottenere informazioni specifiche sulla giurisdizione e comprendere meglio le tempistiche potenziali nel contesto del caso specifico.
Cosa succede se l’esecutato non libera l’immobile?
Se l’esecutato non libera l’immobile dopo che è stato emesso un Decreto di Trasferimento durante l’asta, il processo può evolversi attraverso le seguenti fasi. Nel dettaglio:
- Notifica dello sfratto: il creditore, o chi ha acquistato la proprietà all’asta, deve notificare formalmente l’esecutato dello sfratto. Questa notifica solitamente include una data entro cui l’esecutato deve lasciare la proprietà.
- Udienza in tribunale: se l’esecutato non risponde alla notifica o rifiuta di lasciare la proprietà, il creditore può richiedere un’udienza in tribunale per ottenere un ordine di esecuzione dello sfratto.
- Esecuzione dello sfratto: con un ordine di esecuzione, le autorità competenti procedono con l’allontanamento forzato dell’esecutato dalla proprietà. Questo processo può coinvolgere l’intervento delle autorità preposte.
Ricorda che le circostanze specifiche possono influenzare il percorso seguito.
Casa occupata da minorenni: che succede?
Nel caso in cui una casa all’asta sia occupata da minorenni, persone con disabilità o anziani, il processo di liberazione dell’immobile potrebbe richiedere più tempo. Potrebbe essere necessario l’intervento dei servizi sociali, allungando così ulteriormente le tempistiche.
Tuttavia, è importante sottolineare che lo sfratto è comunque una conseguenza inevitabile. In alcune situazioni, ad esempio, potrebbe essere necessario attendere che il minore raggiunga la maggiore età prima di procedere con il rilascio dell’immobile.
Quali sono i vantaggi di partecipare all’asta?
Acquistare tramite un’asta giudiziaria una casa occupata, nonostante i potenziali rischi, offre notevoli vantaggi finanziari. Sapevi chi in media, gli immobili vengono aggiudicati a circa il 30% in meno rispetto al loro valore di mercato. Questo si traduce in un risparmio significativo, a cui si aggiunge la garanzia di minori spese notarili e tasse di registro.
Il prezzo può ulteriormente diminuire se la proprietà è occupata dal debitore o da altri, poiché il processo di liberazione richiede più tempo. Se sei disposto ad attendere alcuni mesi prima di rivendere o occupare la casa, l’acquisto all’asta occupata può rappresentare un investimento vantaggioso…ovviamente se gestito con tutte le accortezze del caso!
Alcuni consigli
L’acquisto di una casa all’asta occupata comporta sicuramente vantaggi economici, ma richiede anche grande attenzione. Verificare se l’immobile è occupato è essenziale. Come abbiamo detto, il custode giudiziario fornisce questa informazione nell’avviso di vendita.
Prima di procedere, è consigliabile ottenere informazioni sul debitore, sulla sua famiglia e le sulle tempistiche di sfratto. Dopo l’aggiudicazione, se l‘esecutato rifiuta di lasciare l’immobile, è consigliabile cercare un accordo comune. In caso contrario, il decreto di trasferimento funge da titolo esecutivo, ma potrebbe essere necessaria l’esecuzione forzata per lo sfratto, prolungando i tempi di recupero della casa.