Se ti sei chiesto mai che cosa succede alle case invendute all’asta, continua a leggere questo articolo. Questo è un quesito che crea spesso dubbi e perplessità in merito. Anche se non tutti lo sanno, esiste un numero massimo di tentativi di vendita. Questo principio, secondo quanto stabilito dall’articolo 591 del Codice di Procedura Civile si applica perlopiù per i beni mobili registrati e non. Vediamo più da vicino come funziona per quanto riguarda gli immobili.
Immobile all’asta invenduto: i possibili scenari
Se la casa all asta non viene venduta, sia il debitore che i potenziali acquirenti possono avere diversi dubbi. Le situazioni possibili sono molte e cambiano a seconda dei contesti specifici.
In primo luogo, è importante chiarire che il mancato acquisto di una casa all’asta non comporta automaticamente il suo ritorno al debitore.
Una casa all’asta non venduta può essere rimessa all’asta, anche una quarta volta, a differenza di come molti pensano. La base d’asta può essere ridotta ad ogni nuova sessione di vendita, con una diminuzione fino al 25% per i primi tre tentativi e fino al 50% nelle sessioni successive.
Case invendute all’asta e chiusura anticipata della vendita
In questo contesto, l’unica figura che può decidere di interrompere anticipatamente la procedura di vendita dopo un’asta deserta è il giudice. Sono diversi i fattori che possono portare a questa decisione, tra questi ad esempio:
- una svalutazione troppo elevata dell’immobile rispetto al valore di mercato;
- basse probabilità di riuscire a concludere la vendita;
- costi relativi alla custodia e alla procedura stessa di vendita eccessivi;
- insoddisfazione del creditore per quanto riguarda il compenso dell’asta.
Come abbiamo già anticipato, qualora il giudice decidesse di chiudere in anticipo la procedura, l’immobile non torna di default al debitore. In ogni caso, qualora l’immobile dovesse tornare al debitore, i creditori che non hanno soddisfatto le loro richieste potrebbero comunque avviare una nuova procedura esecutiva nei confronti del debitore.
In linea generale, possiamo affermare dunque che i tentativi di vendita continueranno finché rimarrà vantaggioso dal punto di vista economico per la procedura e per i creditori coinvolti.
Quante volte si può ripetere un’asta che è andata deserta?
Come abbiamo detto nell’articolo “Aste deserte: cosa succede in questi casi?”, il numero di volte che un’asta può andare deserta non è stabilito. In generale, per quanto riguarda le aste immobiliare, non c’è un numero specifico di tentativi in caso di case invenduta all’asta. La ripetizione delle aste può avvenire più volte, a discrezione del tribunale o dell’ente competente, senza essere vincolata da un limite preciso imposto dalla legge.
Questa flessibilità mira a massimizzare le possibilità di vendita dei beni, tenendo conto delle particolarità di ogni procedura di esecuzione immobiliare. Va anche detto che per le aste immobiliari, il Codice di Procedura Civile potrebbe limitare il numero di tentativi di vendita, solitamente stabilendo un massimo di tre. Questa restrizione potrebbe essere prevista anche per le vendite di beni mobili, al fine di assicurare una maggiore certezza del procedimento esecutivo.
Dopo quattro aste deserte cosa succede?
La decisione di concludere la procedura esecutiva anche se l’immobile non è stato venduto spetta sempre al Giudice, il quale valuta ogni caso singolarmente. Se, dopo la quarta asta, il prezzo base diminuisce a tal punto che non può più soddisfare le pretese dei creditori, potrebbe decidere di interrompere la vendita. In questo scenario, potrebbe tornare al suo proprietario.
Al contrario, se il Giudice ritiene che esistono ancora possibilità di soddisfare almeno parzialmente il debito, potrebbe decidere di procedere con un’altra asta.
Non è possibile prevedere per quanto tempo un immobile rimarrà all’asta, a meno che il Tribunale non decida di concludere la procedura. I tentativi di vendita possono continuare finché il prezzo non diventa sufficientemente allettante per potenziali acquirenti.
Quanto tempo può rimanere una casa all’asta?
Le case invendute all’asta possono diventare una sfida significativa per tutte le persone coinvolte nel processo di vendita. Con l’aumentare dei tentativi di vendita, mentre i costi a carico del debitore tendono ad aumentare nel tempo.
Come abbiamo detto, non esiste un limite temporale fisso per la permanenza di un immobile all’asta. Ogni caso è valutato individualmente dal giudice in base alla situazione specifica. A seconda dell’entità del debito e delle circostanze del pignoramento, il numero di aste può variare, talvolta con la possibilità di concludere la vendita in anticipo.
È essenziale rimanere aggiornati sul procedimento e valutare attentamente le diverse situazioni, possibilmente con il supporto di professionisti specializzati nel settore come Solutions Immobiliare, soprattutto se si è direttamente coinvolti nell’acquisto o nella vendita del bene.
Inoltre, il successo di un’asta immobiliare può essere influenzato da vari fattori come le condizioni di mercato, la posizione dell’immobile e le sue caratteristiche specifiche.
Una valutazione oculata di questi aspetti è fondamentale per massimizzare le probabilità di successo in un’asta immobiliare.