Caste all'asta per Covid

Crisi da Covid: Boom di case in vendita all’asta

Come riporta il report di Centro Studi Sogeea, di recente presentato a Palazzo Madama, con la crisi economica iniziata nel 2020 a causa del propagarsi del coronavirus, si sono moltiplicati gli appartamenti finiti in vendita all’asta.
Da luglio a dicembre 2020 il numero di immobili finiti all’asta è stato pari a 15.146, addirittura un 63% in più rispetto al semestre precedente (9.262).
Siamo di fronte a migliaia di famiglie italiane che non sono più in grado di fare fronte alle incombenze del mutuo e subiscono un decreto di pignoramento. Al Nord Italia le case finite all’asta sono aumentate del 27,7% rispetto al primo semestre del 2020. Nella sola Lombardia abbiamo già superato i 2.000 immobili all’asta. Il Lazio è la seconda regione d’Italia con 1.727 immobili e vede un aumento del 118%.
Nelle isole, le case all’asta sono quattro volte tanto rispetto a prima: +284 per cento, da 584 a 2.105. La Sicilia ha toccato 1.564 immobili, un + 250%.

Appartamenti in città, villette, alberghi, ospedali, caselli, teatri, altre strutture ricettive e persino conventi! Anche gli immobili alberghieri all’asta sono incrementati del 7%.
La lunga chiusura resasi necessaria dal covid ha prodotto ingenti danni economici ad alberghi, bed & breakfast, e alle imprese fortemente legate al turismo.
Il 55% dei complessi legati al turismo e alla ristorazione finiti all’asta presentano un prezzo inferiore al milione di euro.
Inoltre sappiamo che di tutti gli immobili finiti all’asta, il 66 per cento ha un prezzo inferiore ai centomila euro, valore che sale fino all’89% se si consideriamo anche gli immobili appartenenti alla fascia 100.000 – 200.000 euro

Ciò dimostra che sia la fascia di popolazione di reddito medio è quella che soffre maggiormente degli effetti della crisi.
Come spiega Sandro Simoncini, presidente di Sogeea e direttore del Centro Studi, ora occorre un sostegno per chi non è più in grado di pagare il mutuo e vuole salvare la sua prima casa. Si pensa a un fondo di garanzia che permetta alle famiglie di usufruire di un preammortamento di due anni senza rimborsare il capitale e il prolungamento della durata rimanente del mutuo al fine di diminuire l’impatto della rata mensile.

Saldo e stralcio: come sfuggire alla vendita della casa all’asta

La vendita della casa all’asta non è una tappa che chiude definitivamente la situazione problematica del debitore. Il creditore infatti ha diritto di rivalersi sul patrimonio e sulle fonti di reddito del debitore fino a quando il titolo di debito iniziale non è soddisfatto. Il debitore quindi non potrà più richiedere finanziamenti e nemmeno aprire nuove carte di credito.
Per fortuna esiste una soluzione, il saldo e stralcio!
Il saldo e stralcio immobiliare è una procedura che consiste nell’offrire ai creditori il pagamento di una somma di denaro inferiore a quella dovuta in origine, per chiudere la posizione debitoria.
I consulenti immobiliari come Solutions si occupano di guidare il cliente nell’offrire la somma più adatta al loro caso, di gestire la trattativa con i creditori per fare sì che la proposta venga accettata da tutte le parti in causa e di produrre la documentazione burocratica necessaria per fare sì che l’accordo abbia validità. I consulenti si occupano di ricevere la rinuncia agli atti, documento che impedisce ai creditori di servirsi del titolo di credito preesistente all’accordo di stralcio per fare valere le proprie pretese.

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